Palazzo Gattuccio è un edificio del XIX secolo che si affaccia sul lato settentrionale di Piazza Duomo, quasi all’angolo con la via Garibaldi. Nell’inverno del 1998 fu interessato da un intervento archeologico d’urgenza durante i lavori di restauro.
L’intervento riguardò tre ambienti, quello d’ingresso e i due vani ad est ad esso contigui. I resti più consistenti, rinvenuti già pochi cm sotto la pavimentazione, riguarda un muro perimetrale curvilineo costruito a doppio paramento e che si conserva per un’altezza massima di 70 cm circa, una pavimentazione in cocciopesto e parte di un edificio tagliato, e quindi distrutto, dalla costruzione del palazzo stesso e dagli interventi che hanno interessato il tessuto viario.
Nulla si può dire circa la fase di utilizzo dell’edificio, poiché alle ceramiche diffuse tra I e IV secolo d.C. erano mescolati detriti di età moderna. Le successive indagini, invece, sul pavimento e all’esterno del muro curvilineo, ne hanno determinato il terminus post quem per la edificazione del complesso cui apparteneva lo stesso muro curvilineo e che è da in quadrare tra il 50 e il 75 d.C. circa.
La ricostruzione della planimetria dell’edificio è assai complicata. Quasi certamente va inquadrato nel complesso monumentale del macellum, al cui interno abbiamo il noto tholus, e probabilmente in quest’area, il muro curvilineo trovato nel vano d’ingresso di Palazzo Gattuccio, era parte di una nicchia o di un ambiente absidato. Da escludere con certezza la presenza di un secondo edificio circolare, l’eventuale cerchio sarebbe stato tagliato dalla pavimentazione in cocciopesto che davanti Palazzo Gattuccio poggia direttamente sulla roccia (vedi notizie sullo scavo QUI)
I tre ambienti dello scavo oggi sono pavimentati.
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