Le pendici sud-orientali del promontorio di Termini Imerese, l’area sottostante il Belvedere, era occupato, in periodo medievale e moderno, dal quartiere di Terravecchia che venne in gran parte abbandonato a seguito dell’esplosione della polveriera del Castello avvenuta nel 1571.
Nonostante il permesso di ricostruire, accordato dal Viceré nel 1597, il quartiere non fu mai riedificato.
Alla fine del XIX secolo, durante i lavori di sistemazione del verde per realizzare una passeggiata, vennero scoperti resti di strutture romane. Altri rinvenimenti si ebbero durante i lavori per la costruzione di un serbatoio nel 1948-49. Oggi, a parte le rimanenze degli abitati medievali di Terravecchia affioranti, rimane visibile solo un tratto di un muro in reticolato di datazione incerta sulla serpentina Balsamo, ancora oggi visibile.
Poco distante dal muro reticolato, all’interno della Chiesa dell’Annunziata, durante alcuni lavori eseguiti nella prima metà degli anni ’90 del secolo scorso e che hanno comportato la dismissione del pavimento, fu segnalato il rinvenimento di alcuni frammenti di ceramica a vernice nera.
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