Tra il 28 febbraio e il 14 marzo 1989, è stato eseguito un saggio archeologico nel tratto iniziale della via Iannelli, non lontano dalla Piazza Duomo. L’occasione venne creata dall’affioramento, appena sotto il manto stradale, di una struttura muraria costruita con blocchetti di calcare legati con malta.
Il saggio, limitato nelle dimensioni, è stato eseguito scavando ai due lati della struttura muraria. Entrambi i lati risultarono molto omogenei sia per i componenti, quanto per il materiale archeologico ritrovato, frammenti di ceramiche comuni e fini di produzione locale, italica e africana databili al I secolo d.C. in piena prima età imperiale, e una grande quantità di residui tardo-ellenistici.
Questi elementi ceramici e il ritrovamento di una moneta di Claudio (Imperatore tra il 41 e il 54), puntualizzano cronologicamente la costruzione del muro tra l’età tiberiana e quella domizianea (35-80 d.C. circa).
Quando lo scavo fu ultimato, la struttura muraria si palesava come l’angolo di un robusto muro con paramento in opus vittatum (una tecnica nella quale il paramento del nucleo di cementizio della muratura è composto da filari di laterizi alternati a filari di altri materiali). Il cuore del muro è composto da grossi spezzoni calcarei, ciottoli di fiume e largo uso di malta.
La mancanza di battuti pavimentali e la limitata dimensione dello scavo non aiutano a comprendere le finalità dell’edificio di cui faceva parte la struttura muraria, senza dimenticare che la stessa si trovava a pochi metri dall’area pubblica che ricade nella vicina e odierna Piazza Duomo.
Al termine dei lavori lo scavo venne interrato.
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