Già con la relazione del febbraio 1958, Giuseppe Navarra, già Ispettore Onorario alle Antichità delle province di Palermo e Trapani, segnalò all’interno della Villa Comunale Aguglia, la presenza di strutture termali e il rinvenimento di ciotole di terracotta.
Nei primi anni ’90 la Soprintendenza di Palermo è intervenuta con due saggi di scavo archeologico all’interno dell’area della Villa a breve distanza l’uno dall’altro. A 3 m dal piano di calpestio, e sotto uno strato alluvionale spesso 1,50 m, sono stati ritrovati:
Nel saggio 1, un muretto composto da ciottoli e blocchetti appena sbozzati, e, al fianco di questo, una tubatura in terracotta.
Nel saggio 2, un canale di 80 cm di larghezza, coperto da lastre di calcare su cui erano cementate lastre di ardesia.
Per tutti i ritrovamenti la datazione è incerta e tutta l’area degli scavi oggi è interrata.
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